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03 06 2013 | Rimini | Macchina comunale, Moretti (Pdl) chiede riorganizzazione

Lunedì, 03 Giugno 2013

tortora-chiaroRimini | Macchina comunale, Moretti (Pdl) chiede riorganizzazione

 

Macchina comunale a Rimini ai tempi della spending review. “Attualmente l'organizzazione ha nove direzioni con nove direttori”, fa notare il consigliere comunale del Pdl Giuliana Moretti. “Alcuni di questi – spiega Moretti - hanno come sottoposto un solo dirigente, ma vi sono addirittura direttori che non ne hanno neppure uno. Alcuni dirigenti contano pochissime unità di personale, La domanda sorge spontanea ma occorrono veramente tutte queste direzioni e questi direttori?”.
Per darsi una risposta il consigliere del centrodestra ricorda come “sempre in tema di dirigenza sono stati banditi nel 2012 quattro concorsi per quattro posti dirigenziali: uno al personale, uno al demanio, uno alla cultura, uno ai tributi. Sono stati assunti solo tre nuovi dirigenti, uno al personale, uno la demanio e uno alla cultura mentre il concorso del dirigente ai tributi è stato soppresso! Ciò – sottolinea Moretti - pare del tutto incongruente, vista la complessità e l'importanza del settore a cui si sono aggiunti imu e tares. Ci troviamo invece dinnanzi a carriere folgoranti: salta agli occhi che il dirigente al personale, assunto all’inizio di quest’anno, a pochi mesi dall’incarico sia diventato direttore”.


In queste settimane il Comune è alle prese con il bilancio di previsione 2013. In generale, la spesa del personale è leggermente diminuita perché da 36 i dirigenti sono diventati 21 “ma per alcuni dei 21 dirigenti la retribuzione è particolarmente aumentata”, fa notare Giuliana Moretti. Al contempo sono aumentate le posizioni paradirgenziali, che ora sono 26, ed è aumentato il numero dei funzionari, oggi sono più di 200, quando c’erano i 36 dirigenti, i funzionari erano si e no un centinaio”. Troppi, secondo il Pdl riminese, soprattutto di fronte al fatto della “riduzione delle dotazioni organiche, imposta per legge”, e al “taglio dei trasferimenti” che “rendono necessaria una redistribuzione ottimale del personale ed un suo miglior impiego”. Cosa che però non accade dall’insediamento di Gnassi. “Assistiamo ad una organizzazione del personale che periodicamente si modifica seguendo criteri illogici e poco trasparenti che continuano a rispondere alle vecchie logiche spartitorie e di appartenenza partitica”.
Cosa significa, si domanda poi infine Moretti, il fatto che si vuole “mantenere complessivamente la spesa del personale pari a quella del 2012”? “Se vengono aumentati i direttori, cui ovviamente verrà data una retribuzione da direttore, gli altri dipendenti percepiranno meno?”.


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